Pittura
Il Burchiello è raffigurato in quasi tutte le incisioni di Vincenzo Maria Coronelli nell’opera “La Brenta, quasi borgo della città di Venezia, luogo di delizie de’ veneti patrizi, delineata e descritta.” del 1709.
Ma è presente anche nelle incisioni dell’opera “Continuation der Nürbergischen Hesperidum” pubblicata a Norimberga nel 1713 da Johann Christoph Volkamer e nelle “Delle delicie del fiume Brenta” pubblicata nel 1750 da Gianfrancesco Costa architetto e pittore veneziano.
Nella pittura troviamo Il Burchiello nelle opere di Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto e del nipote Bernardo Bellotto, di Giovanni Battista Cimaroli e suoi allievi, di Francesco Guardi e di suo figlio Giacomo, di Giovanni Battista Tiepolo ed altri ancora…
Qui di seguito alcuni dipinti in cui, se osservate bene, potete vedere ritratto il Burchiello settecentesco.
Nel corso dei secoli sono state numerose le testimonianze artistiche che hanno ritratto la Riviera del Brenta.
Ricordiamo le incisioni del Coronelli, del Costa e del Volkamer e i grandi vedutisti veneziani del 700 quali Canaletto, Guardi, Tiepolo e Cimaroli. Non possono che restare impressi nella mente e affascinare gli artisti, gli scorci e i paesaggi pittoreschi di questo territorio: la natura rigogliosa, l’architettura complessa e varia: ogni villa è diversa dalle altre, ruba lo sguardo, distoglie i pensieri. Viene spontaneo fantasticare di altri tempi, usanze ed abitudini, un’altra dimensione che troviamo nelle suggestive opere d’arte arrivate fino a noi.
Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto (Venezia, 17 o 18 ottobre 1697 – Venezia, 19 aprile 1768), è stato un pittore e incisore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia, noto soprattutto come vedutista. Comincia con la realizzazione dei fondali per alcune opere teatrali e riesce in breve tempo a diventare uno dei pittori più affermati di Venezia.








Giovanni Battista Cimaroli (Salò, 1687 – Venezia, 1771), pittore italiano, lavorò a Venezia con Antonio Canal detto Il Canaletto. Si occupava prevalentemente della parte paesaggistica nella quale infondeva una lirica arcadica e quieta della natura. Apprezzato dai contemporanei per la sua eccellente qualità nel riprodurre la campagna veneta, i passatempi dei nobili durante i soggiorni di villeggiatura lungo la Riviera del Brenta o i più suggestivi angoli di Venezia seguendo da vicino le orme del Canaletto.










Francesco Lazzaro Guardi (Venezia, 5 ottobre 1712 – Venezia, 1º gennaio 1793) è stato un pittore italiano vissuto nella Repubblica di Venezia. L’artista, al contrario del Canaletto, non mira, nelle sue pitture, a risultati di nitida percezione, ma propone un’interpretazione del dato reale soggettiva ed evocativa, realizzando immagini di città evanescenti e irreali; raggiungendo a volte una sensibilità definibile pre-romantica, grazie allo sfaldamento delle forme e a malinconiche penombre.


e altri importanti artisti









Vincenzo Maria Coronelli (Venezia, 16 agosto 1650 – Venezia, 9 dicembre 1718) fu un francescano italiano, cartografo ed enciclopedista. Famoso in tutta Europa, rientrato a Venezia nel 1684, dopo un periodo di due anni alla corte del Re Sole, Coronelli venne nominato cosmografo dell’Università della Repubblica Serenissima di Venezia, e fondò l’Accademia degli Argonauti, la prima società geografica del mondo. Nel 1709 pubblicò “La Brenta, quasi borgo della città di Venezia, luogo di delizie de’ veneti patrizi, delineata e descritta.”






Johann Christoph Volkamer (1644 – 1720) era un intraprendente commerciante di Norimberga con una profonda passione per la botanica, figlio di un medico e botanico dedito allo studio ed alla progettazione di giardini. Nei primi anni del 1660 visita una moltitudine di giardini e parchi in Italia, dove nasce un suo speciale interesse per l’universo degli agrumi e coltiva nel proprio giardino presso Norimberga
Nel 1713 la “Continuation der Nürbergischen Hesperidum”, che presenta paesaggi e ville del nord-est italiano, luoghi con i quali l’autore intratteneva i suoi contatti d’affari.








Giovanni Francesco Costa, nasce a Venezia nel 1711 e si iscrive nel libro della fraglia veneziana dei pittori nel 1734. Architetto e pittore di scenografie e “ingegnere teatrale”, progettista di macchine sceniche ed autore di incisioni, il Costa chiedeva al Senato il privilegio privativo (il copyright moderno) per la sua maggiore e più celebre raccolta di stampe dedicata alle Ville della riviera del Brenta che gli viene concesso in data 11 marzo 1748. Due anni dopo, il I tomo della raccolta veniva pubblicato “appresso l’autore” con il titolo “Delle delicie del fiume Brenta espresse ne palazzi e casini situati sopra le sue sponde dalla sboccatura nella laguna di Venezia fino alla città di Padova” disegnate ed incise da Gianfrancesco Costa architetto e pittore veneziano”.