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Realizzato lungo il Naviglio Brenta, su progetto dell\u2019ing. Gianni Munari, ne sostituisce uno precedente (n.d.r.: costruito tra il 1961 e il 1962) non pi\u00f9 sufficiente a soddisfare le esigenze del traffico. Ha una lunghezza di 23,00 m e una larghezza di 11,00 m, con due carreggiate da 4,5 m ciascuna e due marciapiedi laterali da 1,50 m ciascuno. La pila \u00e8 disposta sul lato destro del Brenta, in modo da ottenere un varco di navigazione di 7,50 m. <\/p>\n\n\n\n <\/figure>\n\n\n\nLa struttura principale \u00e8 in acciaio, formata da: due travi principali longitudinali in piatti saldati, che sorreggono i marciapiedi; otto traversi, due posti in corrispondenza della pila di rotazione, con altezza maggiore, per rendere pi\u00f9 stabile la struttura in fase di apertura; due traversi longitudinali. La lamiera superiore \u00e8 irrigidita da coppi. Sopra alla lamiera d\u2019impalcato \u00e8 steso un manto impermeabile e il manto d\u2019usura. Nella parte posteriore dell\u2019impalcato girevole \u00e8 disposto un contrappeso per l\u2019equilibrio, a causa delle diverse dimensioni tra la volata e la culatta. La movimentazione avviene tramite azionamento dei comandi posti su un apposito quadro nel parapetto, sopra la pila. \u00c8 possibile movimentare il ponte sia in modo automatico che manuale, sulla base di un dispositivo di sicurezza dotato di percorso programmato che permette l\u2019esecuzione dell\u2019operazione successiva solamente se quella precedente \u00e8 stata portata a termine. Il ponte \u00e8 stato inaugurato il 18 agosto 1990 (n.d.r.).<\/p>\n\n\n\n <\/figure>\n\n\n\n<\/div>\n\n\n\n
Ponte mobile a Malcontenta (1967)<\/h2>\n\n\n\n<\/div>\n\n\n\n
\u00c8 composto da una struttura metallica, con pila in cemento armato posizionata in prossimit\u00e0 della sponda destra del Naviglio, e spalle. \u00c8 lungo 22,00 m e largo 6,00 m la carreggiata e 1,25 m i marciapiedi laterali. \u00c8 uno dei ponti girevoli in cui l\u2019altezza libera, in posizione chiusa, \u00e8 assai limitata, rispecchiando comunque le condizioni previste dal capitolato d\u2019appalto che imponevano, tra il livello superiore dell\u2019acqua del Naviglio e l\u2019intradosso del ponte, in corrispondenza di tutta la zona navigabile, 0,90 m di franco. <\/p>\n\n\n\n <\/figure>\n\n\n\nLa struttura principale, secondo il progetto originale, \u00e8 formata da tredici travi IPE 400 poste ad interasse di 0,50 m, e otto traversi. In corrispondenza della pila, in cui avviene la rotazione, sono disposte 5 travi IPE 400 per irrigidire la struttura. Questa disposizione permette di ridurre l\u2019altezza dell\u2019impalcato, formando, insieme alla lamiera superiore, una lastra ortotropa. In posizione di chiusura lo schema statico risulta essere una struttura con tre appoggi, di cui quello centrale, la pila, fisso e quelli alle estremit\u00e0 scorrevoli. In posizione di apertura si comporta come una mensola soggetta al peso proprio. A causa delle diverse dimensioni tra la parte anteriore e quella posteriore, \u00e8 stato disposto un contrappeso nella parte pi\u00f9 corta, formato da masselli in calcestruzzo con trucioli di tornitura. Realizzato in sostituzione di quello progettato intorno al 1865 dall\u2019ing. Carlo Bragato. Sub\u00ec delle modifiche intorno al 1990. (n.d.r.).<\/p>\n\n\n\n
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Ponte levatoio ciclopedonale a Mira Valmarana (2006)<\/h2>\n\n\n\n<\/div>\n\n\n\n
Il ponte, inaugurato nel dicembre 2006, \u00e8 l\u2019ultimo manufatto in termini temporali; \u00e8 lungo 23 m, largo 2,5 m, pesa 180 q e l\u2019angolo massimo di sollevamento \u00e8 di 30 gradi. Progettista: Ing. Flavio Zanchettin. Costruttore: Costruzioni Metalmeccaniche Zara di Dolo. Per questa opera, non censita dalla rivista \u201cGalileo\u201d, riportiamo parte della relazione strutturale estrapolata dal progetto esecutivo.<\/p>\n\n\n\n <\/figure>\n\n\n\n\u201cLa struttura in esame \u00e8 costituita da due travi saldate a doppio T aventi altezza variabile. Le piattabande inferiore e superiore di ciascuna trave, costituite da piatti appositamente calandrati, hanno spessore pari a mm 30 mentre l\u2019anima ha spessore pari a mm 15. Tali travi sono collegate superiormente tra di loro a passo costante di 1,5 m da 2 profili accoppiati UNP 100; contestualmente le anime sono irrigidite sia esternamente che internamente da piatti dello spessore pari a 10 mm. Ogni 3 m \u00e8 presente inoltre un collegamento inferiore realizzato con una doppia coppia di profili L 80x80x8; si realizza inoltre un controventamento del tipo a K, mediante 2 profili accoppiati 75x50x6 che convergono nella mezzeria dell\u2019asta inferiore. Parallelamente al piano di calpestio \u00e8 ordito un sistema di controventi a zig-zag realizzati con profili singoli L 110x110x10 che bloccano eventuali sbandamenti laterali. L\u2019impalcato \u00e8 vincolato ad una estremit\u00e0 da una coppia di assi su bronzine che bloccano le traslazioni lungo ogni direzione e permettono solamente la rotazione che abilita l\u2019apertura e la chiusura del ponte. A svolgere quest\u2019ultimo compito \u00e8 un meccanismo idraulico costituito da una coppia di pistoni le cui camicie, incernierate sulla spalla laterale destra, hanno un diametro esterno di 245 mm e alesaggio di 200 mm; lo stelo ha un diametro di 140 mm e corsa pari a 1440 mm\u201d.<\/p>\n\n\n\n
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